Cerco in questo spettacolo di restituire un racconto scenico che le nuove generazioni condividano perché la memoria del sangue versato non sia dimenticata e perché un’Europa sempre più indifferente si accorga delle proprie macerie dell’anima.
Una storia che vive sul palcoscenico perché i giovani di oggi non restino senza padri come è stata la mia generazione. Il racconto di questo amore è un paradigma della grande storia come è sempre ogni amore che scompagina i confini della nostra anima e ci spinge verso territori sconosciuti e la violenza dei sentimenti si confonde alla rabbia che porta al conflitto chiamato guerra.
Amata Europa arricchisciti dei tuoi racconti, delle storie di ieri e di oggi che ci facciano uscire da una comunità virtuale e ci facciano sentire parte di una comunità vera fatta di carne e sangue in cui il futuro sia costruito sulle radici di un passato condiviso e compreso e che la pace sia davvero un concetto concreto che attraversi il cuore di ognuno di noi.
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