Fra le citazioni di Siddharta Gautama non poteva essere scelta una più evocativa per racchiudere lo spirito e l’essenza di Wikileaks. Se non la conoscete si tratta di un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo documenti coperti da segreto (di Stato, militare, industriale, bancario) per poi caricarli sul proprio sito web e renderli pubblici.
Alessandro Di Battista decide di ripercorre a teatro le incredibili vicende del giornalista Julian Assange, fondatore del sito WikiLeaks e incarcerato per aver fatto il suo lavoro: dare notizie. Dalla pubblicazione dei documenti segreti che provano i crimini di guerra di diverse nazioni, Stati Uniti in testa, alle denunce subite passando per gli anni da rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra fino all’arresto e alla detenzione nel carcere inglese di massima sicurezza di Belmarsh. Assange da 12 anni non vede la luce del sole e oggi rischia l’estradizione in USA e la galera a vita.
Di Battista porta sul palcoscenico la sua storia, Assange. Colpirne uno per educarne cento, una storia che riguarda la libertà di stampa in occidente, dunque la nostra stessa libertà. Il tutto nel silenzio assordante dei media mainstream divenuti ormai pavidi, indolenti, conformisti, in un mondo alla rovescia dove è più grave svelare i crimini che commetterli.
Questo e molto altro ancora verrà raccontato in scena al Teatro Bobbio il 17 maggio alle ore 20.30.
testi di Alessandro Di Battista
collaborazione di Luca Sommi
ricerche e contributi di Niccolò Monti
regia di Samuele Orini
scenografia di Giorgia Ricci
direzione della fotografia di Mauro Ricci
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