Non si è limitato a interpretare Florindo, ma Averone è arrivato a viverlo in maniera viscerale. Senza risparmiarsi in nulla, ha riempito il teatro con grande forza ed è riuscito a travolgere il pubblico con brio, ma anche con humor e tenerezza quando serviva.
Nei panni di Rosaura troviamo Mimosa Campironi. Attrice, cantautrice e compositrice italiana, la Campironi non si fa relegare a interesse amoroso e risulta invece una controparte forte e insieme sensibile per Florindo. Con intelligenza, dona sostanza e carattere al suo personaggio, senza rinunciare a una deliziosa componente di vivacità e sensibilità che ben controbilancia la cupezza del dramma.
Nicola Rignanese interpreta invece Pancrazio, aiutante e amico di Florindo. Il percorso di Rignanese si è da sempre diviso fra grandi autori quali Shakespeare e Pasolini e piacevoli commedie. Per questo, riesce a restituire la profondità e la delizia di un personaggio che può apparire rozzo o farsesco in superficie, ma che nasconde un gran cuore e una grande saggezza.
Come ho accennato prima, ogni personaggio riesce a costruirsi uno spazio autonomo e brillante, senza cadere nella facile trappola della stilizzazione caricaturale. Di conseguenza troviamo interpretazioni eccellenti, brillanti e sfaccettate anche con Alvia Reale nei panni della signora Gandolfa, con Davide Lorino nei panni di Pantalone de’ Bisognosi, padre di Rosaura, con Roberta Rosignoli come Beatrice, amante di Florindo, e con Massimo Grigò e Mario Valiani nei panni di due furbi giocatori d’azzardo.
Una colonna sonora al gusto di Mimosa
La pièce prende vita e si tramuta in un’indimenticabile opera d’arte grazie a un uso raffinato e creativo di luci, scenografia e musica.
Le luci di Emiliano Pona tramutano in un attimo spazi ampli e soleggiati in atmosfere opprimenti e claustrofobiche durante le partite dei giocatori, fino a ricreare scenari ancora più strazianti e cupe tempeste. La scenografia di Guido Fiorato, invece, riproduce un ambiente portuale fatto di porte, scale e bauli che permettono vivaci dinamiche tra i personaggi e incredibili soluzioni registiche.
Infine le musiche originali e le canzoni di Mimosa Campironi, anche interprete di Rosaura, sottolineano lo spirito di ogni scena e i moti interiori dei personaggi. Gli archi, infatti, risultano perfetti nell’amplificare il turbinio di passionalità, tragedia e disperazione che anima l’opera.
Un “Giuocatore” sublime
“Il Giuocatore” di Roberto Valerio è quindi un’opera stupefacente e sublime. Si entra nel regno del duale, tra una comicità dolce-amara e la terrificante tragedia della ludopatia. Viene data vita ad un omaggio al teatro goldoniano, ma anche ad un brillante e moderno adattamento dell’opera.
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