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Immagine del redattoreTeatro La Contrada

Equilibri instabili per sei artisti nelle residenze Vettori 2024 - IL PICCOLO 20/04/24




Virginia Maestro


L'identità di genere, la migrazione, il Metaverso, l'intelligenza artificiale: riflettono sui temi più urgenti della contemporaneità, guardando anche al nostro futuro, le artiste e gli artisti del nuovo ciclo di Vettori 2024, le residenze artistiche del Teatro La Contrada. A portare i loro progetti in via di sviluppo negli spazi della Contrada, attraverso le diverse declinazioni del teatro, della danza, dell'arte, saranno sei artisti di fama internazionale: la prima è la danzatrice Nunzia Picciallo che prosegue alla Contrada il suo progetto "Lemmy B" insieme alla dramaturg Tita Tummillo, un lavoro tra danza e performance sull'identità e sulla paura dovuta alla disuguaglianza di genere. La formula delle residenze, realizzate con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero della Cultura e la collaborazione del Comune di Trieste, prevede che il teatro ospiti gli artisti per un periodo al termine del quale il pubblico sarà invitato, in teatro o in altri spazi della città, ad assistere alla restituzione, «il momento cioè in cui l'artista mette a nudo il lavoro fatto durante la residenza», spiega la Direttrice artistica Livia Amabilino.


Si crea così un rapporto creativo di scambio reciproco col territorio e con i triestini stessi che spesso saranno coinvolti direttamente nelle performance. La restituzione al pubblico di Nunzia Picciallo è prevista per il 7 maggio alle 18 al Teatro dei Fabbri, mentre il 6 maggio si terrà una conversazione in streaming delle artiste con Valentina Magnani. Il 12 luglio l'appuntamento è con l'artista filippino Czar Kristoff, fortemente legato al territorio: parte della sua famiglia è emigrata a Trieste. Con il suo progetto "BE/COM/ING A monument" riflette sulla migrazione, i monumenti come strumenti di memoria, le radici. Il suo allestimento si rivolgerà ai lavoratori migranti filippini e ai triestini, anche attraverso un karaoke.


Il danzatore Marco D'Agostin, premio UBU come Miglior Performer Under 35, con Chiara Bersani porterà il suo nuovo lavoro "Asteroide" (restituzione: 26 luglio) nel quale l'idea di una minaccia incombente sul mondo è contaminata con il musical: mentre il performer cerca di parlare di questi temi al pubblico, una forza misteriosa lo porta a cantare e ballare come a Broadway. Gli appuntamenti proseguono poi da ottobre a dicembre con la drammaturga Caterina Filograno e il suo "Oleandra" dedicato al Metaverso, l'attore Pietro Cerchiello con "Teniche di lavoro di gruppo", frutto di tre anni di insegnamento nelle scuole medie, e infine l'artista e regista triestino Andrea De Robbio con il percussionista Anselmo Luisi: col progetto di teatro fisico "Algoritmo" portano in scena un'intelligenza artificiale clownesca. Il titolo che riunisce le residenze 2024 è "Equilibri instabili". «La pandemia e le nuove guerre hanno cambiato il mondo - afferma Amabilino - . Ma forse è possibile cogliere questa occasione per disegnare nuovi equilibri: abbiamo chiesto agli artisti di lavorare su un'analisi del presente per delineare il fut uro prossimo».


Ad accompagnare gli artisti nel loro percorso a Trieste saranno dei tutor esperti: Paolo Quazzolo, professore di Storia del Teatro all'Università di Trieste, il critico teatrale Roberto Canziani, il regista Alessandro Marinuzzi, l'attrice e regista Valentina Magnani, l'esperto di arte contemporanea Marco Puntin, la curatrice Eunice Tsang oltre all' "organizzatore sul campo" Mario Bobbio e Livia Amabilino. —


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