(ph. Salvatore Pastore)
In scena il giovedì, venerdì e sabato alle 20.30, la domenica alle 16.30.
Arriva al Teatro Orazio Bobbio “Chi è io?“, una commedia teatrale divertente e metafisica, è uno show televisivo di successo nel quale si intervistano personaggi anticonformisti, un’indagine condotta sotto i riflettori e davanti alle telecamere, con presentatori vestiti di paillettes che rappresentano contemporaneamente lo show e la vita reale.
Il ruolo del protagonista è affidato a Francesco Pannofino, attore di grande fama per il teatro, il cinema e la televisione, nonché doppiatore dall’inconfondibile, riconoscibilissimo timbro vocale. Accanto a lui completano il cast Emanuela Rossi, Eleonora Ivone e Andrea Pannofino.
La trama
Una commedia psicologica e al contempo uno show televisivo un po’ trash fanno da sponda alle grandi domande che ricorrono in ogni vicenda umana: può l’amore essere più forte della morte? Forse sì se i sogni, mischiandosi con la vita, ci riescono a strappare dall’anticamera dell’irreale. E cosa conta davvero nella vita? Cosa siamo e cosa vogliamo? Chi è io? è la domanda rivolta al protagonista, il professor Leo Mayer, che lo costringe a ripercorrere alcuni momenti della sua vita come in un sogno.
Il suo è un tumulto di paure, debolezze e passioni in un vortice di annegamento che lo porta a rivivere la propria esistenza con spostamenti della credibilità, verosimili ma non veri. È così che lui, intellettuale, ironico pensatore, critico raffinato e sarcastico della società si trova nel tritacarne trash di un’ospitata televisiva in cui tutto viene fuso e mischiato.
L’alto e il basso sono indistinguibili e lo spaesamento è comico e inquietante. Leo Mayer si relaziona anche con alcuni suoi pazienti che hanno difficoltà comportamentali, relazionali, affettive e psichiche. Questi personaggi vengono curati attraverso una psicoanalisi tradizionale ma, allo stesso tempo, sfuggono alle regole alle quali solitamente dovrebbero obbedire perché, simultaneamente sono anche i conduttori dello show Chi è io?
Ma non finisce qui perché c’è un altro piano di racconto, la realtà, quella in cui Leo Mayer se ne sta andando dal mondo dei vivi. Tutti i personaggi incontrati, i pazienti, i conduttori, altri non sono che la moglie, il figlio e l’amante del professore. Tutti abitano la realtà, la fantasia e l’inconscio.
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