Annalisa Perini
All'Hotel Plaza di New York, sempre la stessa, lussuosa ambientazione circonda le dinamiche di tre coppie diverse, in un avvicendarsi di situazioni altrettanto differenti e varie gradazioni e sfumature di comicità. Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, al Teatro Bobbio, da domani a domenica, sono i protagonisti di "Plaza Suite", spettacolo de La Contrada frutto della collaborazione con Skyline Production. Dopo due anni di tournée con "Notte di follia", tratto dall'opera dell'autrice francese Josiane Balasko, i due attori tornano insieme a Trieste nell'intramontabile commedia di Neil Simon, da cui, nel '71, anche il film "Appartamento al Plaza", diretto da Arthur Hiller (il regista di "Love Story"), con Walter Matthau. In questa nuova versione del classico umoristico, con la regia di Ennio Coltorti e le scene di Andrea Bianchi sono sempre Tedeschi e Caprioglio a calarsi, di volta in volta, in tre "episodi", nei differenti lui e lei, in un cambio di caratteri e di contesti psicologici ed emotivi. Nel cast anche Andrea Bezzi, Gianluca Delle Fontane e Giulia Galizia.
Si parte dai coniugi che, proprio nel luogo in cui dovrebbero rievocare la loro luna di miele, si cimentano invece con i temi del tradimento e di un matrimonio al capolinea. Si passa poi alla seconda coppia, clandestina stavolta, in cui la stessa stanza è il luogo del ritrovo dopo anni di due vecchi compagni di classe, alle prese, forse, con un ritorno di fiamma, e si arriva infine a due genitori che si adoperano, nel loro già logorato sodalizio, per convincere la figlia a sposarsi, facendola uscire dal bagno in cui si è rintanata il giorno delle sue nozze.
«È un prova d'attore complessa – sottolinea Tedeschi - ma con Debora siamo al quarto spettacolo insieme e noi stessi siamo ormai una coppia teatrale di fatto, affiatatissima. Le tre storie si susseguono in un meraviglioso crescendo che finisce con un divertimento folle per il pubblico e la cosa che più amo di questo autore è come riesca a stimolare il lato più divertito nello spettatore senza mai scadere in banalità o battute facili. Il suo è un umorismo raffinatissimo, colto, geniale. Neil Simon, con i suoi capolavori, per me è lo Shakespeare della commedia brillante».
In un'identica suite da sogno (e meta inarrivabile per i più) benessere e agi non schermano i personaggi da imbarazzi, problemi, intoppi e piccole tragedie. «Il tutto in una chiave leggera - osserva Debora Caprioglio – anche se Neil Simon racconta la vita vera e per questo il pubblico si identifica nelle sue commedie senza tempo. E trovo veramente affascinante affrontare tre ruoli tanto diversi fra loro. Il primo è il più profondo, più "drammatico", con un fondo di amarezza. La protagonista infatti viene lasciata dal marito per la segretaria, ma affronta il problema anche con grande forza e determinazione. Il secondo episodio, più brillante e farsesco, vede invece una donna, ora "mogliettina modello", rivedere lui, diventato un famoso produttore. L'ultima storia è la più esilarante, ed è come se, dopo aver caricato via via dei fuochi d'art ificio, si accendessero in un'esplosione di comicità».
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