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Ariella Reggio da tutto esaurito a Gradisca - iMAGAZINE 26/10/24

Immagine del redattore: Teatro La ContradaTeatro La Contrada

Ariella Reggio e gli attori del El Nostro Angelo sono seduti in scena che rispecchia lo studio di una radio, muri verdi come Rai di Trieste
Cresce l’attesa per l’appuntamento con ‘El nostro angelo’, spettacolo fuori abbonamento nel cartellone del Nuovo Teatro Comunale

@Laila Pozzo


Appuntamento fuori abbonamento fissato per martedì 29 ottobre, alle 21, al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo.


Protagonista Ariella Reggio che salirà sul palco assieme a Maurizio Repetto, Marzia Postogna, Anselmo Luisi, Enza De Rose e Giacomo Segulia, accompagnati dalle musiche di Anselmo Luisi, in questa nuova produzione firmata da La Contrada di Trieste per la regia di Davide Calabrese.

Uno spettacolo originale, un salto nel passato condito dalla musica.


Nonostante i duecentocinquantasei anni di onorata carriera, Carola, un angelo gentile ed amante della lettura, non possiede ancora i requisiti utili per la pensione. L’occasione per raggiungere l’agognato numero di contributi è dietro l’angolo, molto presto infatti verrà inviata sulla terra per una missione speciale: salvare Angelo, giovane triestino di buona famiglia, dal suo maldestro tentativo di suicidio.


Pur adottando mille stratagemmi per allontanarlo dal suo proposito, l’unico modo per persuadere Angelo a tenersi stretta la sua vita sarà quello di riportarlo indietro nel tempo, in una Trieste che nessuno riconosce più. A metà strada tra The Greatest Gift di Van Doren Stern, A Chrismas Carol di Dickens e Cari Stornei di Carpinteri e Faraguna, lo spettacolo è un vero e proprio racconto in musica.


Proprio come le “carole musicali”, che accompagnavano le danze delle anime del Paradiso dantesco, lo spettacolo fa leva principalmente sull’ascolto. Uno spettacolo teatrale fratello del podcast e cugino del radiodramma, una vera e propria partitura sonora dal vivo realizzata, come i migliori chef, davanti agli occhi e alle orecchie degli ascoltatori.


In una scenografia ibrida ed innovativa, nel corso del suo atto unico di un’ora e venti, rincorre la messa in scena metateatrale di sei attori chiusi in uno studio di registrazione, alle prese con una storia triestina straordinaria. Quando non intenti a suonare o recitare, i sei performer si daranno da fare per costruire un paesaggio sonoro ricco di effetti utilizzando strumenti impossibili e oggetti improbabili che punteggeranno la scenografia.

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