ven 26 lug
|Sala Polacco - Uffici Teatro Bobbio
ASTEROIDE
Danza
Orario & Sede
26 lug 2024, 18:00 – 19:00
Sala Polacco - Uffici Teatro Bobbio, Via Limitanea, 8, 34138 Trieste TS, Italia
Info sull'evento
di Marco D’Agostin
progetto sonoro Marco D’Agostin e LSKA
con Marco D’Agostin, Chiara Bersani, Sara Bonaventura, Nicola Borghesi, Tabea Martin, Damien Modolo, Lisa Ferlazzo Natoli, Daniele Villa, Lucia Sauro, Stefano Roveda, Teodora Grano, Caterina Basso e Pablo Tapia Leyton.
Residenza dal 13 al 28 luglio 2024
Evento collaterale: 22 luglio 2024 ore 18.00 TEATRO DEI FABBRI
Intervento fuori dal coro con Livia Amabilino e Mario Bobbio.
Restituzione 26 luglio 2024 ore 18.00
Nel 1979 il geologo americano Walter Álvarez e la collega italiana Isabella Premoli Silva percorrono la gola del Bottaccione, 2 km a nord di Gubbio, le cui pareti rocciose presentano una sequenza stratigrafica perfetta, e notano una stranezza: nell’epoca corrispondente al passaggio tra il Mesozoico e il Cenozoico c’è una sottile linea d’argilla con un’altissima concentrazione di iridio, un metallo presente soprattutto nella polvere cosmica. Il confronto con linee d’argilla simili, rinvenute alla stessa altezza in molti altri luoghi, permette di formulare un’ipotesi: 65 milioni di anni fa un asteroide ha impattato sul nostro pianeta, sollevando una gigantesca nube di polvere che si è diffusa attorno al globo e si è poi lentamente depositata, foderando il manto terrestre di una sottile coperta e lasciando in vita solo il 5% delle specie esistenti. Nel 1983, a New York, Samantha Pile, ex moglie del geologo Álvarez e drammaturga teatrale, debutta con il suo primo musical, AFTER THE END, che racconta quello che accade dopo la fine improvvisa di una storia d’amore. È un flop assoluto. Samantha si consola leggendo l’articolo di un rotocalco in cui si afferma che solo il 5% delle relazioni sopravvive al passare degli anni. Nell’immaginario collettivo nulla sopravvive all’impatto di un asteroide, a prescindere dal volume della massa rocciosa. Eppure la vita - intesa come la forza cosmica che stringe la materiadella Terra in un’intimità carnale - continua a trovare nuove forme per essere, in un incessante processo di metamorfosi.
In ASTEROIDE, un performer solo in scena tenta di parlare di tutto questo al pubblico. Una minaccia, però, incombe sul suo corpo: una forza misteriosa fa irruzione e tenta di distrarlo dall’obiettivo, strattonando la voce e i gesti e gettandoli con forza verso Broadway. Un musical si addensa come una nuvola sulla testa del performer e si impossessa delle sue movenze, delle sue intonazioni e infine delle sue parole, assoggettandolo al potere di un irresistibile numero di entertaining. Il performer cerca disperatamente di attenersi al contenuto del discorso, ma viene progressivamente divorato dall’assurda necessità di danzare e cantare, come sempre accade nei musical, nei quali la canzone irrompe nella realtà senza nessun motivo apparente.